Gli
Americani usano esportare la democrazia, lo hanno fatto col Kuwait, con
l’Iraq e con tanti altri paesi. Funziona così: loro arrivano con le
truppe e i carri armati, scacciano i vecchi dittatori e mettono al
governo amici loro che indicono libere elezioni.
Solo
che gli abitanti di quei paesi non sono abituati alla democrazia, non
sanno adoperarla, spesso non sanno proprio che farsene.
Quei
Paesi restano preda dei Ras locali che amministrano il potere in una
società che rimane feudale pur dotata di ruoli istituzionali.
Nel
segreto residuale dell’urna di cartone i sudditi divenuti cittadini
senza volerlo, assegnano il voto a chi glielo ha comprato con una
promessa o glielo ha estorto con una minaccia mandando a governare non
la parte migliore del Paese, non fra i cittadini quelli più saggi più
onesti più disinteressati, ma quelli che, in cambio del voto, promettono
e distribuiscono prebende e benefici, quelli che promettono, predando
lo Stato, di farli partecipi del bottino, spesso gente mediocre, spesso
figuri senza scrupoli.
Quella
italiana è una democrazia molto giovane: ce l’hanno esportata coi carri
armati settanta anni fa.
(w/cody)*
Nessun commento:
Posta un commento