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lunedì 25 giugno 2012

abbiamo una ricetta economica infallibile

abbiamo una ricetta economica infallibile
L’economia sta diventando come il calcio: ognuno, sentendosi il nuovo Bearzot, elabora le ricette e le strategie per vincere ogni campionato. Al bar, la sera, ognuno illustra la sua ricetta e chiede riscontro agli avventori, e ognuno dissente e poi rilancia e si indigna per la altrui pochezza e i toni si alzano e corrono gli insulti e le parole grosse.
Intanto nell’ombra qualcuno decide chi vince e chi perde, chi segna e chi incassa e che tipo di tredici deve uscire sulla schedina, secondo la grana scommessa dove gira, mentre il popolo si affanna ad agitare gagliardetti e bandierine.
Così l’economia: capi di stato ministri e consulenti si riuniscono e discutono, lanciando storiche proposte e sottoscrivendo infallibili ricette che giornali e lanci d’agenzia rilanciano e commentano.
Intanto nell’ombra qualcuno decide chi vince e chi perde, chi si deprezza e chi incassa e che tipo di rating deve uscire nell’outlook del giorno avanti, secondo la grana investita dove gira, mentre il popolo si affanna ad agitare bandiere e gagliardetti.

venerdì 15 giugno 2012

il resto di niente


noi corriamo sempre in una direzione ma qual sia e che senso abbia chi lo sa
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno...
"
(francesco guccini)

sabato 9 giugno 2012

le attese del ceto medio


Pagano sempre le classi più deboli.
Ma che dici? Le classi sociali non esistono più: caduta la Cortina di Ferro, caduto il muro di Berlino, mandato tra i fischi Marx in soffitta, sconfitto l’Impero del Male, il Capitalismo ora domina il mondo, l’Impero del Bene è padrone della vita di tutti gli abitanti del Pianeta e non ci sono più differenze di classe, siamo tutti uguali e in fondo, benestanti.
Ma io non arrivo alla fine del mese e non riesco più a pagare l’affitto.
Certo, si capisce che sei momentaneamente povero, ma se sei abile e ti dai da fare, puoi anche tu diventare ricco, dal nulla. Impegnati.
Dici?
Certo: oggi per fortuna ci sono i poveri, ma non più il proletariato, ci sono i miseri, ma non c’è più il sottoproletariato; non c’è più la borghesia, né il clero, né tantomeno la nobiltà: al loro posto ci sono, i ricchi, i ricchissimi, i politici, i cardinali, i magnati, i grandi possidenti, i mafiosi, i calciatori i finanzieri e questi aiutano sempre i poveri dando loro qualche moneta e un po’ dei loro vestiti dismessi.
E il quarto stato?
Dopo il solido il liquido e il gassoso, il quarto stato è quello plasmatico. Informati.
Ma chi pagherà il disastro finanziario che questi ricchi e ricchissimi hanno provocato?
Ma i poveri non hanno di che pagare e quindi non pagano.
E il ceto medio? Il ceto medio pagherà tutto.
Ma il ceto medio non esiste, non esistono più le classi sociali: convinciti.
(w/cody)


mercoledì 6 giugno 2012

non è il momento (di perdere la testa)

Gli Americani usano esportare la democrazia, lo hanno fatto col Kuwait, con l’Iraq e con tanti altri paesi. Funziona così: loro arrivano con le truppe e i carri armati, scacciano i vecchi dittatori e mettono al governo amici loro che indicono libere elezioni.
Solo che gli abitanti di quei paesi non sono abituati alla democrazia, non sanno adoperarla, spesso non sanno proprio che farsene.
Quei Paesi restano preda dei Ras locali che amministrano il potere in una società che rimane feudale pur dotata di ruoli istituzionali.  
Nel segreto residuale dell’urna di cartone i sudditi divenuti cittadini senza volerlo, assegnano il voto a chi glielo ha comprato con una promessa o glielo ha estorto con una minaccia mandando a governare non la parte migliore del Paese, non fra i cittadini quelli più saggi più onesti più disinteressati, ma quelli che, in cambio del voto, promettono e distribuiscono prebende e benefici, quelli che promettono, predando lo Stato, di farli partecipi del bottino, spesso gente mediocre, spesso figuri senza scrupoli.

Quella italiana è una democrazia molto giovane: ce l’hanno esportata coi carri armati settanta anni fa.                                                                                   (w/cody)*