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domenica 29 dicembre 2013

Presepi e anti mater(i)a

Lo so, dare spazio informativo al presepe vivente di Matera non è esattamente lo scoop da premio pulitzer.
Lo so, parlare ancora del presepio vivente di Matera, porta solo altri incassi a chi lo organizza, che non solo si becca i fondi FESR che l'Europa stanzia proprio apposta apposta per i presepi, viventi o morenti che siano, ma si cucca pure il ricavato del botteghino; alla faccia dei Sassi che sono di tutti, essi si fanno il loro Sassness, un neologismo alla moda  che viene da sassi  e da business.
Lo so, dire delle vacanze rovinate a quelli che nei Sassi ci abitano, non è cool, di questi tempi.
Lo so.
Quello che non capisco è come mai RAI 3 Basilicata delle 14 tenda a tacere sull'argomento. Nei giorni scorsi ha stornato l'attenzione da Matera concentrandosi sul presepio vivente di Tursi, salvo confessare a mezza voce, per inciso, la esistenza di analogo spettacolo nei Sassi, e spaziando invece sul presepe tursitano con lunghi collegamenti dai vicoli della Rabatana e dalle sue ospitali trattorie.
Nelle giornate clou dello spettacolo a cielo aperto nei Sassi di Matera, invece, l'emittente potentina, pardòn, lucana, si è distratta.
Eppure la città è stata letteralmente invasa da pullman e camper e automobili che vomitavano gitanti presepiali a getto continuo che pareva l'anno mille dopo la caduta del Romano Impero; lo so che gli incassi dei mercanti che sfruttano il tempio non deve fare notizia (lo fanno da duemila anni e nessuno più li caccia), ma almeno i disagi dei residenti dovrebbero far notizia, le migliaia di gitanti a caccia di reliquie dovrebbero far notizia, i rapaci cartelli a pennarello coi tariffari per i camper nei parcheggi della visitazione dovrebbero far notizia, il grottesco complessivo risultato dovrebbe far notizia, no?
Per la Rai potentina, no.
E pazienza. 

domenica 1 dicembre 2013

danza macabra lucana post elettorale



Le masse non hanno bisogno di sapere.
Le masse hanno bisogno di credere.

Il popolo ha bisogno di essere illuso,
quando non è colluso.